QUALI CARATTERISTICHE DEVE AVERE UN SUPPORTO PER LA POSA FLOTTANTE?
QUALI CARATTERISTICHE DEVE AVERE UN SUPPORTO PER LA POSA FLOTTANTE? Il supporto di posa per i parquet flottanti non necessita di tutti i requisiti richiesti per la posa incollata, ma deve avere adeguate caratteristiche di: Resistenza alla compressione Planarità Quota coerente alle pavimentazioni adiacenti Umidità I vantaggi di una buona progettazione La posa flottante in molti casi ci consente, con un’opportuna valutazione e/o progettazione, di modificare le prestazioni termiche o acustiche del nostro sistema pavimento e di sopperire a un eventuale problema di umidità. Come? Con un’idonea scelta del materassino sottopavimento che, a seconda dei casi, può avere caratteristiche di: Capacità di compensazione per piccoli dislivelli nella vecchia pavimentazione sottostante Isolamento acustico per rumori da riverbero interno ai locali Isolamento acustico per rumori verso/dal piano sottostante Bassa conducibilità termica (in caso di posa su un supporto particolarmente freddo non isolato) Alta conducibilità termica (in caso di posa su impianto radiante) Funzione di barriera vapore o freno al vapore (per garantire e tutelare il parquet dall’eventuale umidità residua o di risalita) L’importanza delle norme Per operare secondo la regola d’arte è utile, comunque, conoscere sempre le indicazioni delle norme sulle caratteristiche dei massetti per pavimenti in legno UNI 11371:2017 e UNI 11368:2021 sui requisiti del parquet posato flottante.
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ASSEMBLEA GENERALE AIPPL (partecipazione riservata ai soci) GIOVEDÍ 11 GIUGNO 2020 – ADESIONI ENTRO VENERDÌ 5 GIUGNO La giornata prevede: ore 16.00 – Assemblea ordinaria AIPPL ore 20.00 – Cena sociale L’Assemblea sarà, anche quest’anno, un’occasione di incontro e confronto, tra gli associati, sulle attività AIPPL e sui principali temi di attualità per il settore dei pavimenti in legno. L’Assemblea (prevista dalle 16 alle 18) si terrá presso il Litoraneo Suite Hotel di Rimini e la cena (in programma dalle 20 in poi) si svolgerà in un ristorante nelle vicinanze. La partecipazione è riservata agli associati AIPPL. Informazioni utili per la partecipazione: L’incontro si terrà in una sala ad ampia capienza nel rispetto del distanziamento tra i partecipanti, secondo quanto previsto dai protocolli sanitari La cena sarà servita al tavolo (no buffet) Per gli spostamenti all’interno della struttura alberghiera è richiesto l’uso della mascherina. Chiediamo a tutti collaborazione per accedere agli spazi condivisi già muniti di potrezione individuale La convocazione e la scheda di partecipazione sono disponibili nella parte privata del sito e inviate, via email, agli associati.
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AIPPL ACADEMY 2020 – 1° GIORNATA FORMATIVA RIMINI – 12 GIUGNO DALLE ORE 9.00 ALLE ORE 18.00 CORSO TECNICO-FORMATIVO SU MASSETTI PER PAVIMENTAZIONI IN LEGNO: COME VERIFICARNE L’IDONEITÁ SCARICA IL PROGRAMMA ADESIONI ENTRO IL 5 GIUGNO Informazioni utili per la partecipazione: L’incontro si terrà in una sala ad ampia capienza nel rispetto del distanziamento tra i partecipanti, secondo quanto previsto dai protocolli sanitari Il pranzo sarà servito al tavolo (no buffet) Per gli spostamenti all’interno della struttura alberghiera è richiesto l’uso della mascherina. Chiediamo a tutti collaborazione per accedere agli spazi condivisi già muniti di potrezione individuale Nel corso della giornata sono previsti interventi di presentazione da parte di aziende sponsor SCARICA LA SCHEDA D’ISCRIZIONE Nota bene La partecipazione è gratuita per gli associati AIPPL e a pagamento per i non soci (150,00 euro + iva a giornata). Le presentazioni saranno disponibili a fine evento, per i soci, nella parte privata del sito.
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POSSO METTERE IL PARQUET IN BAGNO E IN CUCINA? Sempre più persone, che pianificano la scelta del pavimento in legno nella loro abitazione, vorrebbero che il parquet entrasse in continuità in tutta la loro casa, compresi ambienti – affatto marginali – come cucina e bagno. L’architettura contemporanea li considera luoghi sempre più centrali della casa. Sono ambienti da personalizzare, arredare, esaltare con abbinamenti di materiali che, alla naturalezza, aggiungano un tocco di design. Vecchi retaggi e nuove prospettive La spinta verso la contemporaneità viene però spesso frenata da convinzioni – di fatto ormai superate – secondo cui, in alcuni ambienti, causa umidità, vapori e microclima interno, la posa del parquet sarebbe sconsigliata. Ma non è così. Cerchiamo dunque di sfatare falsi miti. I dubbi più frequenti «Se cade acqua a terra il parquet si rovina?», «Il parquet è un pavimento pratico? Facile da gestire?», «Posso pulirlo e igienizzarlo?». Sono solo alcune delle domande più frequenti che i clienti rivolgono ai parchettisti o ai professionisti del parquet quando immaginano di posare questo tipo di pavimento, soprattutto in cucina e in bagno. La risposta è: il parquet non ha limiti e garantisce ottime performance in tutti gli ambienti. Bisognerebbe sceglierlo perché offre una serie di vantaggi: Non teme acqua e umidità Offre un rivestimento senza fughe Garantisce “zero interruzioni” tra i pavimenti dei diversi ambienti È pratico e igienico È elegante e raffinato Parquet sempre ok Partiamo dalla possibile caduta di gocce d’acqua sul parquet, magari mentre si esce dalla doccia o dalla vasca, oppure in cucina, quando si lavano le stoviglie. Il pavimento in legno è protetto e rivestito da speciali finiture, strati di vernice o impregnazione di oli, che lo rendono idrorepellente e pratico da utilizzare. È perfettamente in grado, dunque, di “resistere” all’acqua. L’unica accortezza è asciugare le gocce con un panno morbido di cotone. E a proposito di umidità? A differenza dell’acqua, l’umidità potrebbe nascondere insidie maggiori, in quanto invisibile e latente. Ma anche in questo caso, basterà adottare piccole precauzioni e accorgimenti. Una buona abitudine, per esempio, è arieggiare i locali al termine di una doccia o un bagno, oppure in cucina dopo aver utilizzato forni e fornelli. Il parquet in bagno e cucina, inoltre, è semplice da manutenere. Per pulirlo bastano un semplice panno in microfibra e il giusto detergente. Nulla a che vedere con i rivestimenti in cui sono presenti i giunti cementizi (le cosiddette fughe) che nel tempo si anneriscono e si svuotano, diventando rifugio di sporco e muffa. E in ultimo…il parquet è elegante e raffinato, come solo lui sa essere. Si tratta del miglior materiale naturale che si possa posare in bagno e cucina. Con le sue straordinarie capacità di adattarsi ai complementi d’arredo, saprà enfatizzare qualsiasi stile si voglia realizzare. Buon parquet a tutti!
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MATERASSINO: TRA PARQUET E SOTTOFONDO, PER UNA POSA FLOTTANTE PERFETTA Il sistema di posa flottante è una tipologia di posa del pavimento in legno che si basa sull’utilizzo di un materassino interposto tra il parquet e il sottofondo. Questa tipologia di posa è assolutamente necessaria per la posa di pavimenti in laminato e Lvt, ma è idoneo e sicuro anche per la posa di pavimenti in legno stratificati, controbilanciati, con incastri a secco. Ancora oggi però ci sono tanti pregiudizi sulla posa flottante, tanto da renderle difficile il confronto con la posa incollata. Incollare è meglio? Non sempre Ci sono diversi fattori che dovrebbero convincere i committenti, ma anche gli addetti ai lavori, che la posa flottante, se fatta a regola d’arte, è qualitativamente pari a quella incollata, e forse anche consigliata. In situazioni estreme, infatti, può permettere la posa di un pavimento in legno che, invece, con la posa incollata non si potrebbe installare a regola d’arte. I plus della posa flottante: Offre stabilità dimensionale ai pavimenti in legno. Spesso si attribuisce alla posa flottante una scarsa stabilità pensando, erroneamente, che i pavimenti flottanti “ondeggino su e giù” e che si muovano facilmente. Come ben noto, però, tutti i pavimenti in legno hanno variazioni dimensionali che dipendono direttamente dai cambiamenti climatici (temperatura e umidità) dell’ambiente in cui sono stati posati. Se prendiamo in esame un pavimento in legno posato incollato e, uno identico, posato flottante, e li sottoponiamo a forti variazioni di temperatura e umidità nel loro ambiente, otterremo due comportamenti diversi. Nel primo caso (posa incollata) il pavimento, essendo “ancorato al sottofondo” tramite l’adesivo, avrà scarse possibilità di movimento e dovrà di conseguenza liberare le sue energie deformando gli elementi. Nel secondo caso, invece, essendo posato flottante, rimarrà svincolato dal sottofondo e avrà la possibilità di dilatarsi e/o ritirarsi senza deformare gli elementi. Cosa ne conseguirà? Con la posa incollata registrerò, probabilmente, più danni o maggior dispendio di energie per la riparazione del pavimento deformato. Con la posa flottante si verificheranno delle fessurazioni e/o dilatazioni che, con minor sforzo, si sistemeranno. Inoltre, in caso di interventi di ripristino, lo smontaggio degli elementi da una posa flottante risulterà più semplice di quello da posa incollata. È idonea alla posa su massetto radiante. Le aziende produttrici di materassini si sono sempre più impegnate, nel tempo, a sviluppare prodotti al passo con le nuove tecnologie del mondo edile. Il pavimento con pannelli radianti è sempre più diffuso, anche nelle ristrutturazioni dove, a volte, si possono sfruttare solo spessori ridotti. La posa flottante su pannello radiante, se fatta con materassini idonei, offre ottime caratteristiche. Come noto, il limite di resistenza termica per un sistema di riscaldamento a pavimento è di 0,15 mq k/w. I materassini studiati per questi casi sono costituiti da materiali termo conduttivi e con densità molto alte. Hanno valori di resistenza termica di 0,01 mq k/w e dunque consentono di mantenere il limite generale di resistenza, rendendo compatibile questo sistema di posa con il riscaldamento a pannelli radianti. Riduce la “rumorosità” del pavimento. Come detto, la posa flottante richiede l’installazione dello strato isolante (materassino) tra il pavimento e il sottofondo. […]
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