PAVIMENTAZIONI DI LEGNO PER ESTERNO E NORMA UNI 11538-2:2018

Dopo aver trattato, in un precedente articolo, la UNI 11538-1:2014 sulle pavimentazioni di legno per esterno, ci soffermiamo sulla UNI 11538-2:2018 cui si è fatto cenno in uno degli ultimi appuntamenti dell’AIPPL Academy di Rimini (12 ottobre 2018).

La UNI 11538-2:2018 parla dei requisiti degli elementi di appoggio e di fissaggio e della modalità di posa in opera delle pavimentazioni. Segue, nei prossimi paragrafi, un abstract delle dispense tecniche, la cui versione integrale è accessibile ai soci AIPPL.

Scopo e campo di applicazione

La UNI 11538-2:2018 definisce «le tipologie e le caratteristiche pertinenti degli elementi di appoggio delle pavimentazioni di legno per esterni, posate mediante fissaggio meccanico o a incastro, e degli elementi di fissaggio stesso. Essa definisce inoltre le modalità di posa in opera delle pavimentazioni per esterno per impiego permanente». La norma si applica agli elementi di appoggio di legno compresi quelli con durabilità indotta (per esempio mediante impregnazione, trattamento superficiale, ecc.) metallo, plastica o altri materiali. Per scoprire cosa la norma non tratta, accedi alle dispense tecniche nella versione integrale, associandoti AIPPL.

Supporto

Il supporto, ovvero la struttura su cui sono posati gli elementi di appoggio o gli elementi intermedi o distanziatori della pavimentazione, deve garantire il deflusso delle acque meteoriche mediante opportune pendenze, almeno pari a 1%, e/o sistemi di drenaggio che impediscano il ristagno. Nel caso di supporti realizzati con materiali igroscopici (per esempio, materiali cementizi) occorre prevedere l’impermeabilizzazione del supporto stesso al fine di preservare l’integrità e la funzionalità del sistema complessivo di pavimentazione. L’impermeabilizzazione deve essere eseguita su supporti privi di acqua libera, per esempio di ristagno. Per supporti cementizi, l’impermeabilizzazione realizzata mediante applicazione di idoneo primer può essere eseguita con umidità del massetto prescritta dal fabbricante del primer.

Elementi intermedi o distanziatori

Gli elementi intermedi o distanziatori sono costituiti da supporti o spessori ad altezza fissa, da martinetti regolabili in altezza per poter stabilire la quota definita della pavimentazione o compensare eventuali dislivelli e pendenze al fine di ottenere una superficie calpestabile planare. Tali elementi devono resistere agli agenti atmosferici, alle temperature di esercizio cui sarà soggetta la pavimentazione, alle sollecitazioni meccaniche previste in sede progettuale e ai prodotti impiegati in fase di manutenzione e di pulizia. In fase di posa della pavimentazione di legno e in funzione della tipologia di pavimentazione stessa gli elementi intermedi sia ad altezza fissa che variabile possono essere sormontati da elementi lineari di appoggio, generalmente di legno, disposti a orditura semplice o doppia sui quali è poi fissata la pavimentazione.

Elementi di appoggio

Gli elementi di appoggio della pavimentazione di legno possono essere costituiti da elementi lineari di legno (travetti, morali, ecc.), metallo (alluminio, acciaio, ecc.) plastica, materiali compositi o altri materiali, posati su supporto di calcestruzzo, legno o metallo, disposti a orditura semplice o doppia. Agli elementi di appoggio lineari sono fissati, mediante opportuni sistemi, gli elementi di rivestimento della pavimentazione. Gli elementi di appoggio possono essere direttamente integrati negli elementi di rivestimento, per esempio nel caso di porzioni di pavimentazione preassemblata. Per quel che riguarda il dimensionamento e la scelta degli elementi di appoggio, nonché le caratteristiche degli elementi di appoggio di legno rinviamo ai materiali integrali della norma, disponibili per i soci AIPPL.

Elementi di appoggio di compositi legno plastica (WPC)

Gli elementi di appoggio costituiti da materiali compositi legno-plastica (WPC) devono essere conformi a quanto indicato nelle norme della serie UNI EN 15534.

Fissaggio degli elementi intermedi o distanziatori e degli elementi di appoggio

Il fissaggio degli elementi intermedi o distanziatori al supporto può differenziarsi in relazione alla tipologia di supporto stesso e alla presenza di un eventuale strato impermeabilizzante. In quest’ultimo caso il fissaggio non deve essere di tipo meccanico, al fine di evitare la foratura dello strato impermeabilizzante. Nei casi in cui sia possibile prevedere il fissaggio meccanico, tale fissaggio può avvenire per esempio mediante: tasselli (per supporto di calcestruzzo); viti, chiodi o bulloni (per supporto di legno). In presenza di supporto metallico è opportuno attenersi alle istruzioni fornite dal fabbricante del sistema di fissaggio e tenere in considerazione i fenomeni contrastanti di dilatazione della struttura e di ritiro del legno durante le diverse stagioni.

Viti

Ai fini del corretto fissaggio degli elementi di rivestimento di legno della pavimentazione generalmente si impiegano viti autofilettanti o autoperforanti a testa piana svasata o bombata, di acciaio inossidabile e/o materiali equivalenti. Per saperne di più accedi ai materiali nella versione integrale della norma, disponibili per i soci AIPPL.

Clip

La clip è un elemento generalmente sagomato in modo tale da presentare due o più alette ed è avvitata all’elemento di appoggio, mediante viti con caratteristiche conformi al punto 8.1. Le clip devono essere realizzate con materiali di spessore e sagomatura sufficienti a garantire l’indeformabilità alle forze create dai movimenti degli elementi di legno per esterni. A tal fine lo spessore della lamiera con cui sono realizzate non deve essere minore di 1,5 mm, per acciai di uso corrente. Esistono in commercio anche sistemi di fissaggio a scomparsa, costituiti da elementi che si sviluppano solo al di sotto degli elementi di legno per esterni e che sono pre-istallati in elementi lineari di appoggio di natura metallica (soprattutto alluminio). Vuoi saperne di più? Diventa socio AIPPL.

Posa degli elementi di rivestimento della pavimentazione
Verifiche preliminari e modalità di posa

In base alle prescrizioni di progetto, prima di procedere alla posa in opera della pavimentazione di legno devono essere effettuate le verifiche preliminari (scopri di più accedendo ai materiali nella versione integrale disponibili per i soci AIPPL). I sistemi di posa più diffusi sono:

-sistema con viti a vista fissate su elementi di appoggio lineari di legno o altri materiali;

-sistema con clip fissate su elementi di appoggio lineari di legno o altri materiali;

-sistema realizzato mediante moduli pre-assemblati.

Nel caso di elementi di rivestimento di legno non trattato è opportuno prevedere un trattamento protettivo sulle teste degli elementi allo scopo di contenere l’insorgere di fessurazioni. Qualora si effettui il taglio trasversale di tali elementi occorre procedere con il trattamento protettivo delle nuove teste. Per limitare le eventuali fessurazioni o deformazioni è opportuno prevedere un idoneo trattamento anche delle altre facce degli elementi, in particolare della faccia a vista. Scopri di più associandoti AIPPL.

Sistema con viti a vista

Nel sistema con viti a vista fissate su elementi di appoggio lineari di legno o altri materiali, la struttura di appoggio può essere costituita da un’orditura singola o doppia di elementi lineari (di legno o altri materiali) collegata al supporto oppure fissata a elementi ad altezza fissa o variabile (martinetti) ancorati al supporto ove possibile. Il sistema di posa con viti a vista deve considerare principalmente la tipologia e il dimensionamento delle viti di fissaggio. Scopri di più associandoti AIPPL.

Sistema con clip

Nel sistema con clip fissate su elementi di appoggio lineari di legno o altri materiali, si deve considerare:

– la tipologia di specie legnosa degli elementi di rivestimento della pavimentazione;

– le dimensioni, il profilo e la lavorazione di tali elementi;

– le caratteristiche della clip stessa. Scopri di più associandoti AIPPL.

Sistema con moduli preassemblati

La posa di moduli preassemblati prevede generalmente la presenza di un massetto, con le adeguate pendenze per il deflusso delle acque meteoriche, opportunamente impermeabilizzato. Ove richiesta la posa in opera su un supporto diverso, per esempio terreno, ghiaietto o altro, si devono tenere in considerazione almeno gli aspetti seguenti:

– il corretto drenaggio del supporto;

– le caratteristiche di stabilità, portanza e planarità del supporto;

– il dimensionamento e il fissaggio degli elementi di appoggio in accordo con le specifiche progettuali. Scopri di più associandoti AIPPL.

Posa su elementi di appoggio lineari di materiali diversi dal legno

Gli elementi di appoggio lineari possono essere costituiti da materiali compositi, plastici e/o metallici. Per ciascuno di tali materiali si deve valutare l’idoneità del sistema di fissaggio che non comprometta la tenuta, la stabilità dimensionale e la compatibilità elettrochimica (effetto galvanico) in relazione agli elementi di legno di rivestimento della pavimentazione. In questi casi attenersi alle indicazioni del fabbricante.

Trattamento di finitura superficiale ai fini estetici

Fatte salve diverse prescrizioni progettuali o contrattuali, una volta completata la posa in opera degli elementi di rivestimento della pavimentazione è possibile effettuare l’eventuale trattamento di finitura superficiale al fine di migliorare l’aspetto estetico della pavimentazione. Sia per le modalità di applicazione dei prodotti di trattamento di finitura superficiale che per la frequenza di rinnovo attenersi alle indicazioni del fabbricante di tali prodotti. A seguito dell’esposizione agli agenti atmosferici nell’arco del tempo, il legno può assumere colorazione grigiastra e presentare altre alterazioni di natura estetica, che non pregiudicano la funzionalità della pavimentazione.

Stoccaggio

Ai fini della norma UNI 11538–2:2018, lo stoccaggio dei materiali e prodotti, prima della posa in opera, deve essere effettuato in ambienti riparati e non a contatto diretto con il terreno, in modo tale da non comprometterne le caratteristiche.